due parole su di me

La mia storia

Sono diventata una psicoterapeuta per due ragioni che mi muovono dall’infanzia e arrivano fino ad oggi: la curiosità e il desiderio di cercare, esplorare, imparare da un lato e il fascino delle storie che le persone hanno da raccontare, dall’altro.

La mia formazione è umanistica, ma la mia mente è scientifica: unisco così le mie due anime in una professione che svolgo con passione e che continua a offrirmi stimoli per trasformarmi e crescere ed esplorare continuamente territori nuovi.

Dopo una laurea giovanile in Filosofia (con il prezioso Flavio Baroncelli), sono approdata in età adulta alla Psicologia e sono diventata psicoterapeuta. Il mio primo quadro di riferimento è stata l’Analisi Transazionale: ho apprezzato l’importanza che Eric Berne ha dato al valore individuale (l’okness) e alla contrattualità terapeutica, ma soprattutto la potenza e l’immediatezza di un impianto teorico profondo e contemporaneamente accessibile. Sono diventata Analista Transazionale Certificata (CTA) per l’Associazione Europea di AT (EATA). 

Anche l’ambito della ricerca e dell’insegnamento mi hanno attratta e così ho intrapreso il percorso di Dottorato (in Antropologia, Scienze Cognitive e Psicologia): ho imparato la metodologia della ricerca, la statistica e ho sviluppato una capacità di lettura critica della realtà e della diffusione della conoscenza nell’ambito della comunità scientifica.

Poichè sono curiosa ed amo studiare, ma anche per una disposizione etica verso le persone che mi chiedono di accompagnarle in un pezzo della loro strada, ho continuato ad aggiornarmi su vari temi frequentando workshop, corsi, master e congressi, a livello nazionale ed internazionale.

Nel 2017 ho partecipato ad un workshop di Richard Erskine, caposcuola della Psicoterapia Integrativa, e ho sentito di voler intraprendere un nuovo percorso per impararne la filosofia, la teoria e la metodologia clinica, ma soprattutto perchè ho sentito il profondo potere trasformativo della focalizzazione sulla relazione e dell’importanza di integrare ogni aspetto di sé e dell’Altro.

Così ora eccomi qui: sono parte della comunità internazionale di Psicoterapeuti Integrativi Certificati (Certified International Integrative Psychotherapist – CIIP per l’International Integrative Psychotherapy Association) ed in procinto di proseguire la mia strada diventando una didatta e supervisora in psicoterapia integrativa per colleghi che desiderino approfondire questo approccio.

Il futuro

Ho diversi progetti in mente: alcuni sono volti a mantenermi sana e soddisfatta, che poi è la condizione migliore che posso offrire alle persone che scelgono di fare un percorso insieme a me. Continuerò quindi a viaggiare, leggere, fare la maglia, camminare per boschi e sentieri, nuotare, ballare, stare insieme alle persone che amo, coccolare il mio cane, imparare l’inglese, ascoltare musica, andare a teatro e al cinema, ecc.

Poi continuerò a formarmi e a mantenermi aggiornata e in rete con altr@ collegh@, giovan@ ed espert@, e crescerò attraverso lo scambio con loro: vedrò le mie zone d’ombra grazie al loro sguardo competente e benevolo e celebrerò con loro i miei traguardi e le cose in cui sono brava.

Il mio progetto professionale inoltre è quello di avviare delle iniziative di gruppo: 

– un gruppo di terapia: perché un approccio relazionale ha come dimensione elettiva proprio quella di gruppo, in cui ognuno è moltiplicatore di effetto terapeutico per tutti;

– dei gruppi di sostegno a tema: certamente vorrei riprendere i tradizionali laboratori rivolti alle famiglie adottive, quello sulla narrazione della propria storia e quello sull’adolescenza. Ma anche un gruppo nuovo di riflessione sull’essere donne, per esempio;

– un gruppo di formazione e supervisione per colleghi che desiderino conoscere la Psicoterapia Integrativa.