Non si nasce famiglia. Ci si diventa. Sempre. Anche nella
genitorialità biologica.
Sempre ci sono una piccola o un piccolo che diventano figli e un
paio di grandi che diventano genitori.
Adottare un bambino però non significa solo "avere un figlio".
Significa aprire la propria casa e il proprio cuore anche a "buchi
neri" della memoria, a "pezzi" di vita e di esperienza non condivisi,
a luoghi e gusti e colori e suoni estranei, ad un'altra famiglia, reale
o immaginata.
E a volte, pur provando emozione ed entusiasmo, ci si ritrova a
ricucire lo strappo che c'è stato
nella storia dei piccoli, senza sapere bene come fare. A curare ferite
che quando emergono sono così dolorose da far venire voglia di
scappare, anche perchè rendono più acute anche le proprie ferite. A
tollerare dubbi e insicurezze e frustrazioni a cui si è talvolta
impreparati. Ci si può sentire stanchi, confusi, feriti. E' a questo
punto che può rivelarsi utile rivolgersi ad un professionista, per
esplorare e comprendere cosa sta accadendo e ritrovare la rotta giusta
di questo percorso affascinante che è il diventare famiglia.
Altre volte sono i piccoli a manifestare la sofferenza: esprimendola
con il corpo, con il comportamento o con le parole. Anche in questo
caso cercare un modo per ritrovare e accrescere il benessere di tutti
può davvero fare la differenza.
Ecco alcune delle attività che possono interessare una famiglia
adottiva in alcuni momenti della propria vita:
Dott.ssa Daniela DANOVARO - Psicologa (Ordine Psicologi della Liguria n. 1892) Via Palestro, 2/1b - 16122 GENOVA - tel +39 339 4737275 mail: psico@danieladanovaro.it